Banana Bread: la coccola che sa di casa (anche se sei a mille chilometri)

Banana Bread: la coccola che sa di casa (anche se sei a mille chilometri)

Ci sono profumi che entrano senza bussare, che spalancano ricordi anche quando credevi di non averne bisogno. Il banana bread è esattamente questo: un abbraccio caldo che ti viene incontro mentre fuori piove, o semplicemente mentre hai bisogno di qualcosa che sappia di casa, anche se quella casa, oggi, è un luogo mentale fatto di coperte, tazze sbeccate e playlist nostalgiche.

È un dolce che non fa rumore ma lascia il segno, che non pretende perfezione ma solo due banane che hanno visto giorni migliori, quelle con la buccia punteggiata che ti guardano dal cesto della frutta come se sapessero che è il loro momento. Ti servono pochi ingredienti e un’ora di tempo:

  • 2 banane mature
  • 250 g di farina 00
  • 150 g di zucchero semolato
  • 2 uova
  • 3 cucchiaini di miele
  • 60 g di olio di semi
  • 50 g di acqua
  • 70 g di noci
  • 100 g di gocce di cioccolato (facoltative, in alternativa o in aggiunta alle noci)
  • 1 cucchiaino di cannella (facoltativa)
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • Frutta secca per decorare (facoltativa)

Si comincia tritando grossolanamente le noci e mettendole da parte. Poi si prende una ciotola, si tagliano dentro le banane, si aggiunge il miele, l’acqua, l’olio di semi e si frulla tutto con un frullatore a immersione finché non diventa una crema liscia. A quel punto si uniscono le uova e si incorporano con la frusta. In un’altra ciotola, si mescolano le polveri: farina, zucchero, lievito e bicarbonato. Il composto liquido entra nelle polveri, portandosi dietro le noci e – se vuoi osare un po’ di più – anche le gocce di cioccolato. Si mescola con la frusta fino a ottenere un impasto denso, profumato, avvolgente. Se ami le note speziate, è questo il momento di aggiungere la cannella. Lo stampo da plumcake si prepara con carta forno, oppure con burro e farina, per chi ama i gesti antichi. L’impasto si versa, si livella e va in forno statico preriscaldato a 180°C per 35-40 minuti.

Poi comincia l’attesa più bella, quella in cui la casa si riempie di un profumo che mette tutto in pausa. Quando esce dal forno ha quella crepa in superficie che sembra una linea del destino. Lo lasci raffreddare, anche se l’istinto ti dice di tagliarlo subito. Ma sai che la pazienza verrà ripagata. Una fetta, magari due. E poi di nuovo, il silenzio pieno di gratitudine. Il banana bread non ha bisogno di decorazioni. Ma se vuoi, puoi aggiungere qualche noce sulla superficie, o una spolverata di zucchero a velo, giusto per farlo brillare un po’. Oppure lasciarlo così com’è: rustico, sincero, come una cosa fatta con amore e senza filtri.

È perfetto per la colazione, per la merenda, per quando hai bisogno di sentirti coccolata senza spiegare niente a nessuno. Si conserva per qualche giorno, ma tanto lo sappiamo: non durerà mai così a lungo.

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